Cosa sono, come funzionano, esempi e vantaggi
Gli ETF sono uno strumento di investimento. La principale caratteristica è che sono versatili e accessibili, adatto anche per chi sta iniziando a muovere i primi passi nel mondo degli investimenti.
Offrono un modo semplice per diversificare e partecipare ai mercati finanziari.
Come ogni investimento, è importante capire bene come funzionano e valutare i rischi prima di utilizzarli.
Partiamo dalle basi.
ETF è un acronimo. Significa Exchange Traded Fund. In italiano: Fondo negoziato in borsa.
È un tipo di investimento che funziona come un cestino di tanti piccoli pezzi di diverse aziende, o asset.
Immagina di avere un carrello della spesa. Invece di comprare una grande quantità di un solo prodotto, metti dentro il carrello un po' di tutto: frutta, verdura, pane, latte.
Nel mondo degli investimenti questa dinamica è simile al funzionamento di un ETF.
Gli ETF sono progettati per seguire l'andamento di un particolare indice di mercato, settore o gruppo di asset.
Per esempio, un ETF potrebbe seguire l'indice S&P 500, che rappresenta le 500 più grandi aziende degli Stati Uniti.
Quando compri una quota di questo ETF, è come se tu stessi comprando un pezzettino di tutte queste 500 aziende in una volta sola.
Il principale vantaggio in realtà l'abbiamo già acennato all'inizio: è la diversificazione.
Che poi è la regola aurea, base, universale del mondo degli investimenti.
Con gli ETF, con un solo acquisto, puoi investire in molte aziende diverse.
Ciò aiuta a ridurre il rischio.
Come?
È semplice.
Perché se un'azienda va male, la condizione della altre aziende può compensare.
Costi bassi.
Gli ETF di solito hanno costi di gestione più bassi rispetto ad altri tipi di investimenti, come i fondi comuni.
Facilità di acquisto e vendita.
Gli ETF si comprano e si vendono in borsa proprio come le azioni, quindi è facile entrare e uscire dall'investimento.
Trasparenza.
Di solito è molto facile vedere quali aziende o asset sono inclusi nell'ETF.
Ma ora facciamo degli esempi pratici.
Gli ETF possono essere azionari, obbligazionari o su materie prime.
ETF azionario
Immaginate un ETF che segue l'indice FTSE MIB, che rappresenta le 40 aziende italiane più importanti.
Comprando una quota di questo ETF, investireste un po' in aziende come Eni, Enel, Intesa Sanpaolo e molte altre.
ETF obbligazionario
Questo tipo di ETF potrebbe investire in titoli di stato italiani.
È come se prestaste un po' di soldi al governo italiano, ma attraverso l'ETF invece che direttamente.
ETF su materie prime
Pensate a un ETF sull'oro.
Invece di comprare lingotti d'oro e tenerli in casa, potreste investire in un ETF che segue il prezzo dell'oro.
Abbiamo parlato di materie prima anche nell'articolo sulle commodity.
Gli ETF possono essere utilizzati in diversi modi.
Si possono scegliere per iniziare a investire con poco denaro; oppure per diversificare un portafoglio di investimenti.
C'è chi sceglie gli ETF per investire in settori specifici (come la tecnologia o l'energia rinnovabile).
Oppure come strategia di investimento a lungo termine per la crescita del capitale.
Parliamo ora dei rischi.
Ricorda: come ogni investimento, anche gli ETF hanno dei rischi.
Il valore dell'ETF può diminuire se il mercato o il settore che segue va male.
Alcuni ETF possono essere più rischiosi di altri, a seconda di cosa seguono.
C'è sempre il rischio di perdere parte o tutto l'investimento.
La consapevolezza di questo va sempre tenuta presente.
Vendita forzata, contrapposta a soft selling (v.), indica un’azione di vendita intensa e aggressiva tendente a forzare la decisione di acquisto da parte del cliente potenziale.
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