Sveliamo le curiosità dietro all'adozione di questi termini
Nella finanza, i termini toro e orso sono usati per descrivere le due direzioni principali che può prendere il mercato azionario: in alto, in basso.
Oggi i due animali, in ambito di trading e finanza, sono diventati simboli universali per rappresentare le fluttuazioni del mercato azionario e le diverse posizioni degli investitori.
L'origine di questa terminologia non è del tutto certa.
Ci sono due ipotesi diffuse.
Eccole:
Il toro carica con le corna verso l'alto, simboleggiando l'andamento rialzista del mercato.
L'orso, invece, attacca con le zampe verso il basso, rappresentando il movimento ribassista dei prezzi.
Bull: potrebbe derivare dal verbo inglese to buy (comprare), che riflette l'azione di acquisto tipica di un mercato rialzista.
Bear: potrebbe derivare dal termine inglese bearskin (pelle d'orso), in riferimento a una speculazione praticata in passato che consisteva nel vendere azioni scommettendo sul loro ribasso.
Oltre alle due definizioni principali esistono anche espressioni come mini-toro e mini-orso per indicare periodi di rialzo o ribasso meno accentuati.
Si dice anche mercato toro stanco per indicare un mercato rialzista che mostra segni di cedimento.
La figura del toro è anche immortalata nella famosa scultura Charging Bull di Arturo Di Modica, situata a Bowling Green Park di fronte alla Borsa di New York: l'opera simboleggia la forza, l'ottimismo e la prosperità del mercato azionario americano.
Dal 1991 esiste il brand di moda Pull & Bear, del gruppo Zara: probabilmente il significato tradotto è "Tira e Sopporta" (to pull, tirare; to bear, sopportare). Ma forse hanno pensato ad una assonanza con Bull and Bear. Se qualcuno lo sa per certo, ce lo dica!
Investe sia in azioni sia in obbligazioni. Può investire in titoli di emittenti di ogni area geografica nei limiti del regolamento del fondo stesso.